Cosa sono i Titoli di Stato

L'emissione di Titoli di Stato, di cui ne PRESENTIAMO UNA SELEZIONE nella barra del menu SUDDIVISI PER TIPOLOGIA, risponde alla necessità dello Stato di finanziare il proprio debito. 

Titoli di Stato sono

 

- BOT .  Emissioni zero coupon di durate 3,6 e 12 mesi con taglio minimo di 1.000 euro. Pagano l'imposta sostitutiva del 12,5 % sullo scarto di emissione. L'investimento in BOT difficilmente riesce a superare l'inflazione quindi il loro acquisto è consigliabile solo nei momenti di grave incertezza come parcheggio provvisorio della liquidità.

 

- BTP . I Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli obbligazionari a tasso fisso a medio-lungo termine. Vengono emessi con durata di 3,5,7, 10 e 30 anni con tagli minimi di 1.000 euro, hanno cedola semestrale fissa determinata prima dell'emissione.

 

- BTP Italia . I Btp Italia sono gli ultimi nati in ordine di tempo nella famiglia dei titoli di stato. Hanno scadenza a 4 anni e presentano la particolarità  di proteggere il proprio capitale dall'inflazione, sia il capitale che le cedole infatti vengono rivalutati secondo l'aumento dell'inflazione italiana. Sottoscrivibile con tagli minimi di 1.000 euro questo tipo di Titolo di Stato ha cedole semestrali e prevede, se conservato dalla distribuzione alla scadenza, un premio fedeltà. Questa è la ragione per cui, sul MOT e su TLX, ogni BTP Italia è presente con due ISIN distinti. Quello in emissione, che prevede il premio a scadenza e si può solo vendere e quello "scambiato" dopo l'emissione che non prevede il premio fedeltà ed è regolarmente negoziabile.

 

- BTPei. I Btp ei sono obbligazioni indicizzati all'inflazione europea, quindi sono bond "inflation linked“, acquistabili per tagli di 1.000 euro che offrono una cedola semestrale fissa, più bassa dei BTP normali a tasso fisso), più un adeguamento giornaliero legato all’aumento dell’indice dei prezzi europei, il tasso di inflazione europeo armonizzato, escluso la componente tabacco. Questo adeguamento modifica la cedola in misura molto marginale, ma ha un impatto fortissimo sul capitale. Attenzione quindi al momento dell'acquisto al fattore correttivo, altrimenti si corre il rischio di esporsi a brutte sorprese.

 

- CCT. I Certificati di Credito del Tesoro sono titoli a tasso variabile, con cedola semestrale, acquistabili per tagli da 1.000 euro nominali. Sul mercato ne esistono di due tipi : i CCT il cui interesse viene calcolato in base al rendimento dei BOT al quale viene aggiunto uno spread e i CCT eu. Nati nel 2010 questi ultimi sono titoli sempre a tasso variabile ma indicizzati al tasso di interesse interbancario Euribor 6 mesi più uno spread.

 

- CTZ . Introdotti nel 1995 i Certificati zero coupon sono privi di cedola e con durata pari a 18 o 24 mesi. Pagano una ritenuta del 12,5 % sullo scarto di emissione. A differenza dei BOT, per i quali la ritenuta è pagata in sede di emissione, per i CTZ la ritenuta è pagata alla scadenza mediante una riduzione del prezzo di rimborso.

 

- Titoli coupon- stripping. Poniamo l'attenzione su questi titoli, molto poco conosciuti, ed è un vero peccato, che nascono dalla separazkione delle due componenti di un BTP, il "mantello" e la cedola, che vengono negoziate separatamente. Di fatto servono a offrire la disponibilità di titoli zero coupon a lunga scadenza.