Maggio/Giugno 2013

29.05.2013 17:33

La graduale ripresa del PIL mondiale evidenzia una netta spaccatura tra i paesi emergenti e l'Europa. Mentre nei primi assistiamo a una forte ripresa, in Europa non ci sono significativi segnali di miglioramento, anche se le prospettive sono molto più stabili rispetto allo scorso anno grazie alla politica accomodante della BCE e alla sua determinazione nel mantenere la stabilità del sistema finanziario. La marcata ripresa degli Stati Uniti, che evidenziano anche un miglioramento del settore immobiliare, è a nostro avviso inquinata dalle dimensioni del debito, privato e pubblico, che continua a preoccupare anche per le continue manovre di QE che da una parte supportano l'economia reale ma generano rischi di effetti collaterali non quantificabili. Debole la situazione del Giappone. 

Da un punto di vista operativo, sul fronte obbigazionario sono da alleggerire se non proprio liquidare completamente le posizioni in Obbligazionario Corporate Investment Grade e dei Governativi doppia e tripla A. Probabilmente ci sono ancora spazi di miglioramento per i Governativi Periferici, Italia e Spagna in modo particolare, sulle scadenze 5 / 7 anni.  Chi è disposto a sopportare picchi di volatilità potenzialmente molto elevata, può spingersi anche sulle scadenze più lunghe. Cautela nel continuare l'accumulo su Emergenti e High Yield.  

L'azionario sembra essere ovunque sostenuto dall'enorme liquidità iniettata nel sistema e anche se i prezzi non sembrano particolarmente a "buon mercato" è probabile si possa essere all'inizio della formazione di una bolla e non alla fine. Vale quindi la pena continuare a cavalcare il Toro. I mercati da preferire sono, a nostro avviso, l'Europa, gli Emergenti e l'Italia. Cautela su Giappone e Stati Uniti.